I Vini

“La produzione del vino mi ha sempre spaventata perché il vino è un elemento mobile, vivo, il contrasto con la produzione dell’olio che è invece “comandata” da una ferrea disciplina, dal rispetto di tempi e regole, era per me abbastanza paralizzante. Nel 2017, presa per mano dal Dottor Maurizio Chiappi, agronomo con una lunga esperienza nella direzione tecnica di aziende ad indirizzo vitivinicolo, ho fatto la mia prima vendemmia..e mi si è aperto un mondo..”

Dal nostro ettaro di Sangiovese, selezionando sempre solo le uve sane, ad oggi produciamo diverse tipologie di vino.

  • Il “Falso modesto…”
  • Il “Modestia a parte…”
  • Il “Timo-rosa”

Il “Falso-modesto.” è il nostro primo nato.

Le uve vengono raccolte nella prima metà di Settembre, viene fatta una selezione dei grappoli da portare in cantina. La prima operazione è la diraspapigiatura. Succo e bucce vengono trasferiti in un tino dove avverrà la fermentazione. Questa fase dura circa dodici giorni durante i quali vengono fatti per due-tre volte al giorno dei rimontaggi ovvero si sposta la parte liquida prelevandola dal basso e la si fa ricadere sul cappello, la massa delle bucce che per effetto della fermentazione viene spinta in alto. Questa operazione, oltre a permettere l’estrazione di tannini e altre sostanze fondamentali per dare al vino aromi e corpo, permette di scongiurare fenomeni di formazione di muffe o fermentazioni che comprometterebbero il sapore e la qualità del vino.

A fine fermentazione si svina, si separano le bucce e i vinaccioli dal vino, e si pressano le bucce in modo da estrarre altro liquido.

Seguono mesi di affinamento in acciaio, di travasi in modo da separare le fecce dal vino, di controlli per garantire che tutto proceda bene.

Una volta imbottigliato il ““Falso modesto.”.” dovrà passare almeno 6 mesi in bottiglia, tempo fondamentale per arrotondare la spigolosità caratteristica del Sangiovese.

“Modestia a parte…” è la naturale evoluzione dell’esperienza del “Falso modesto.”.

Il Sangiovese è un vitigno che è caratterizzato da una certa “scorbuticità”, una spiccata tannicità che lo rende ruvido quando è giovane ma anche estremamente longevo.

Il vino, lavorato in acciaio fino alla fine della fermentazione viene passato in barrique (barrique non nuove che modificherebbero troppo le caratteristiche del vino) per alcuni mesi. Questo dona con la microssigenazione al nostro vino quell’eleganza e quella gentilezza che lo rendono più accogliente a qualsiasi consumatore.

Durante i mesi in barrique vengono smosse le fecce buone in modo da arricchire gli aromi tipici del vitigno.

Dopo l’imbottigliamento continua la sua maturazione in bottiglia per alcuni mesi.

Per il “Timo-rosa”, pensato durante il lockdown e prodotto per la prima volta, in maniera sperimentale, nel 2020, raccogliamo l’uva un po’ in anticipo, circa 10 giorni prima della vendemmia per il rosso, per lasciare alle uve un po’ di quella acidità necessaria per dare freschezza ad un vino rosato.

L’uva viene portata in cantina e dalla diraspapigiatrice mandata direttamente in pressa. Qui però non viene pressata ma semplicemente si lascia sgrondare. Il mosto così ottenuto viene trasferito in un contenitore di acciaio nel quale avverrà la fermentazione, alla temperatura di 17 gradi centigradi. La fermentazione dura circa 30 giorni. Dopo di che il vino così ottenuto dovrà maturare per alcuni mesi in modo da far emergere gli aromi, avendo cura di eliminare periodicamente le fecce che potrebbero compromettere il sapore del vino.

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